Zalman zm-she350 Black Shell Hard Drive/SSD 2.5 "storage enclosure – Network Hard Drive (2.5," SATA, Serial ATA II, Serial ATA III, Hard drive 3.0 (3.1 Gen 1), Case/SSD, black, 75 g)

Per chi non lo sapesse la criptazione dei dati memorizzati su un dispositivo di tipo hard disk, può essere fatta sia tramite un apposito hardware, sia tramite appositi software come il ben noto Truecryp, non più manutenuto dagli sviluppatori, o il (suo successore) VeraCrypt, solo per citare i più noti tra quelli di tipo open source.La criptazione via software, ha il grande pregio di rendere la protezione “invisibile” a chiunque sia interessato a trafugare i dati, ma ha l’altrettanto grande difetto di necessitare che sul computer da cui si vuole accedere ai dati protetti ci sia un software di criptazione che serve a rendere “visibile” l’area di memoria del dispositivo in cui i dati sono stati salvati e a cifrare/decifrare i dati che devono essere scritti/letti in/da quest’area nascosta.Inoltre l’uso di questi software, richiede “sempre” un utente del computer con credenziali di amministrazione, sia per l’installazione del software stesso sia per il suo successivo uso, cosa che non sempre si verifica soprattutto se si usano computer condivisi tra più utenti.Invece un dispositivo che effettua la criptazione tramite hardware, non necessita di un software installato sul computer da cui si vuole accedere ai dati memorizzati, e dunque neanche di una utenza di amministrazione per farlo.Tuttavia in questo caso la “protezione” è palese perché il box dispone di un meccanismo fisico ben visibile, in genere un tastierino numerico, per poter “sbloccare” il disco ed utilizzalo.In condizioni normali, un dispositivo di questo tipo può essere molto utile per protegge i propri dati in maniera sicura e semplice, sia a casa che in “mobilità”, ma attenzione che in un ambiente “fortemente ostile”, non solo potrebbe essere inutile ma anche estremamente pericoloso per chi lo possiede.Facile essere minacciati da un malintenzionato che è sicuro, o che pensa, che i nostri dati gli siano utili…Parliamo ora dello Zalman ZM-SHE350.È un box per hard disk da 2,5” di massimo 9,5mm di spessore, che permette di memorizzare i propri dati, immagini, video, documenti e qualsiasi altro tipo di file, in totale sicurezza tramite appunto un apposito hardware, che effettua in tempo reale la criptazione dei dati in scrittura, rendendoli accessibili solo a chi conosce la password numerica impostata al primo avvio del dispositivo, tramite un apposito tastierino numerico che si trova su uno dei due lati del box.I dati rimangono protetti in ogni caso, perché anche sottraendo l’hard disk, questo è assolutamente inviolabile, cioè illeggibile comunque lo si colleghi ad un computer e lo si alimenti, a meno che non si disponga dello Zalman ZM-SHE350 e dalla password di protezione.Dunque attenzione a non dimenticarla, perché non esiste alcun modo per recuperare i propri dati senza la relativa password!Inoltre l’uso dello Zalman, e di tutti i dispositivi analoghi che effettuano la criptazione hardware, è indipendente dal sistema operativo.Sia in ambiente Windows sia in Linux, una volta alimentato e collegato al computer tramite l’apposito cavo USB 3.0 ed inserita la corretta password, il disco viene “montato” dal sistema ed è disponibile in scrittura e lettura.La prima installazione è semplice e l’uso molto intuitivo.Un esperto potrebbe fare anche a meno di leggere il relativo manuale, multilingue, in cui è presente anche l’italiano, scritto chiaramente e completo.Le velocità di scrittura e di lettura dei dati sono molto alte, proprio perché la cifratura e decifratura dei dati è fatta tramite hardware.Tuttavia il dispositivo non mi ha lasciato completamente soddisfatto, per due motivi principali.Il primo.L’inserimento dell’hard disk dentro il box è tooless, non ci sono cioè viti da svitare e avvitare, ma è sufficiente far slittare lo sportellino posteriore per poterlo fare. Questo meccanismo può essere comodo per la prima installazione, ma nell’uso quotidiano è sconveniente perché in caso di caduta accidentale del box, la fuoriuscita dell’hard disk, ed un suo danneggiamento, sono molto probabili.Il secondo.Il box è fatto di semplice plastica, nessun componente di metallo, che rende difficoltoso lo smaltimento del calore emesso dell’hard disk, soprattutto nei casi di uso gravoso.A lungo andare questo potrebbe incidere, e non poco, sulla longevità del nostro hard disk.Comunque lo Zalman ZM-SHE350, al prezzo al momento proposto da Amazon, circa 45 euro, è tra i migliori dispositivi del suo genere, non certo consigliabile a chi di mestiere fa l’agente segreto, ma certamente a chi intende proteggere i propri dati sensibili dai curiosi.

Zuerst war ich begeistert. Einfach Handhabung, nicht zu viel Schnickschnack, macht was es soll.Aber dann kam die Ernüchterung. Nach Windows 10 Update, hat sich das Device ohne Vorwarnung immer nach 1 Minute getrennt ohne Vorwarnung und mitten im Betrieb. Unter Windows 7 war das nicht so.BIOS update brachte nichts. Ich war kurz davor alles zurückzuschicken.Dann bin ich über einen Microsoft blog (blogs.msdn.microsoft.com) gestolpert und seither keine Probleme mehr."Help! After installing Windows 8.1, my USB drive disappears or file transfer stop unexpectedly ..."Kurzform:Gerätemanager >> USB-Controler >> USB-Massenspeichergerät >> Eigenschaften >> Details >> Hardware-IDsDie VID und PID abfragen. Bei mir war es USB\VID_04C5&PID_2028Das gibt zusammengesetzt 04C52028regedit startenComputer\HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEMS\CurrentControlSet\Control\usbstorEinen neuen Key erzeugen mit dem Namen VID + PID d.h. 04C52028Das erzeugt einen neuen Folder unter ...\usbstor mit dem Namen 04C52028in diesem Folder ein DWORD "DeviceHackFlags" erzeugen und ihm den Hexwert 400 geben.Device neu verbinden, damit ist das Problem behoben.Ich habe mir den folder 04C52028 in regedit als Datei dateiname.reg exportiert und auf dem SHE350 gespeichert. Dann kann man durch Doppelklick auf die reg Datei den Patch schnell in die Registry wieder eintragen, falls es mal wieder nötig sein sollte.Wegen den Umständen nur 4 Sterne.

Eigentlich hat das Gerät wegen der Einfachheit und dem super Nutzbarkeit mindestens 5 Sterne verdient.Festplatte rein, Gerät wird erkannt, will ein Pin haben, den bestätigen und fertig. Schon kann mandie HDD in Betrieb nehmen.Daten sind auch scheinbar nicht auslesebar, gibt bei versuchen an, dass die HDD nicht initialisiert ist.nun aber zu dem Punkt, der Grund dafür ist, dass selbst 1 Punkt zu viel ist.Wenn das Gerät defekt ist, gibt es keine Möglichkeit die Daten wiederherzustellen...Auch nicht, wenn man ein 2. Ersatzgerät hat.Sicher kann man sagen, das ist dann besonders sicher, aber weit gefehlt, denn wenn, wird sicherjemand bei Diebstahl sicher nicht die Platte rausnehmen, sondern das Gerät mitnehmen....Im Handbuch, steht zwar, dass man mit dem defektem Gerät, einem neuen Gerät und der Platte bei einemKundenservice-Center vorstellig werden soll und das wird das wiederhergestellt, wenn man die Pin noch weis.Nur gibt es zumindest in Deutschland keines dieser Center, dazu stellt sich die Frage der Kosten?Wenn man also eine umfangreiche Datensicherung, verschlüsselt machen will mit 5 oder 6 HDDs, istdieses Gerät für diesen Zweck einfach "zu sicher", weil bei einem Geräte defekt, alle Daten weg sind...